eccomi reduce dal giorno piscina.
invece di fiondarmi in mensa, passo la pausa pranzo a dar bracciate...
puntualmente, come tutti i martedì mattina, passo in rassegna tutti i validi (anche i meno validi, a dire il vero) motivi per non andarci e non ficcare il borsone in macchina... fa caldo, fa freddo, non ho lo shampoo, dove sono finite le ciabatte, quando è stata l'ultima volta che ho usato il silk epil (alla faccia di enzo e carla, ma chi vuoi che mi guardi le gambe in piscina, per quei due metri che faccio senza accappatoio? bho...), ho mal di pancia, ho mal di testa, in mensa si mangia bene...
poi, grazie anche ad un'altra collega sciagurata, che condivide con me questa insana abitudine, che so che aspetta di vedermi apparire in fondo al corridoio con la borsa pronta, do un'ultima puntellata alla mia fragile volontà e ... sono pronta.
dopo le mie faticosissime vasche sono pure contenta... ormai è un rito la barretta sostitutiva del pasto con la mia simpatica collega, un caffè insieme, per poi rimetterci al lavoro nella calma del martedi pomeriggio...
e ogni volta mi chiedo, ma perchè? se mi fa bene, se dopo sono contenta, soddisfatta, mi sento persino immediatamente più tonica (ok, è pura illusione, lo so da me, ma è bello crederci...) ... perchè allora ogni volta cerco una scusa mentale per svicolare?
dove è che si accende l'interruttore che ti porta a fare volentieri le cose che ti fanno bene?
perchè, sebbene da quando faccio sport con regolarità, non mi sono più presa manco un raffreddore, ogni volta penso che il divano sia la scelta migliore?
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