mercoledì 17 agosto 2011

vampiri emotivi...

oggi in internet mi sono imbattuta in questa definizione... e ho trovato un post in questo blog che cito e di cui copio uno stralcio...
http://iradegliangeli.splinder.com/post/19018210/vampiri-emotivi

Come suggerito dal nome, il "vampiro emotivo" altro non è che una persona incapace di sostentarsi autonomamente, costretta - coscientemente o non - ad appoggiarsi a qualcuno per vivere.
Detto così sembra facile da riconoscere. Il vero problema, la reale piaga invece, è data dal travestimento che indossa: una maschera da vittima innocente, o da amico sofferente. Quanto più si avvicina al cuore, tanto più giocherà sulla sensibilità, sul desiderio altrui di aiutare e/o fare del bene.
Si spingerà oltre i limiti non scritti dell'amicizia, o di un rapporto, per ottenere quanto vuole, nel modo più egoistico e spregevole possibile.
Possiede un'incredibile forza, un'impensabile costanza, e un'indissolvibile capacità di lacerare i tessuti socio-emotivi del prossimo.
Non si ferma davanti a nulla. Quanto non potrà avere con la gentilezza, lo otterrà con la pietà, mostrando una visione della vita esageratamente storpiata. E quando anche questa illusione svanirà, cercherà di far leva sui sensi di colpa, sulle aspettative che ha riposto, sulla delusione, e sul dolore che andrete ad infliggergli in caso di abbandono.
Tutto questo per appesantirvi con responsabilità che non avete.
Perchè quando incontra una personalità forte, il vampiro, non potendo piegarla, tenta di farla appassire, indebolirla quanto basta per accecarla, facendola scendere a compromessi. In sostanza, prova ad impiantare i propri occhi nella mente dell'altro, così da rendere reale il disagio immaginario, e far divenire verità una piccola e mera bugia.
Il vampiro è spaventato dalla solitudine. Restare per una vita da solo significherebbe avere il peggior compagno di viaggio possibile, ossia se stesso, e ciò lo terrorizza.
Sono quindi frequenti gli attacchi sui valori comuni, quali amicizia e legame affettivo, perchè da essi egli trae maggior beneficio. Attacchi mossi sempre con furbizia, celati da semplici richieste, camuffati da normali frammenti di quotidianità.
E così, lentamente, in modo quasi impercettibile, il vampiro apre una breccia nell'animo dello sfortunato, pretendendo sempre di più.
Non scendete mai a compromessi con loro. E diffidate di chi sostiene che certe cose siano dovute, in un qualsiasi tipo di rapporto: non ha ancora capito che volersi bene, o amarsi, significa prima di ogni cosa incontrarsi. Non ci sono forzature, non ci sono obblighi, ne oneri. Ci si accetta per quello che si è, punto, in modo naturale, spontaneo, e se questo non soddisfa uno dei due, si tronca in modo netto, senza trascinarsi per una vita, senza rinfacciare. (sto parlando ovviamente delle cose importanti, non dei dettagli). 
Il vampiro invece pretende, pretende eccome:insensibile, stupida,  da voi vuole tutto, e lo vuole subito, e se mancate alle aspettative riuscirà a rigirare la frittata, facendovi apparire come una persona incapace, addirittura cattiva. Voi avevate la ragione, e vi ritroverete con la colpa. Sarà persino attento a non tirare troppo la corda, allentando il cappio se necessario, per evitare che vi accorgiate effettivamente di chi egli è.
Gioca sulle vostre debolezze, e sui vostri "limiti di accettabilità": sa quanto potete offrire, o sopportare.
Lo dico come fosse una regola d'oro: chi cerca di far pesare la propria condizione in modo costante, chi ricatta, chi promuove una continua richiesta di bisogno, o anche chi semplicemente finisce per rattristarvi con la propria vacua e interminabile tristezza, è un vampiro.

 

2 commenti:

  1. mi sono presa la briga di grassettare quello in cui mi ritrovo..
    ed è vero, cavoli, mi sento così, adesso l'ultima è che ci siamo separati perchè io cattiva l'ho buttato fuori di casa (dopo l'ennesima menzogna, mentre lui portava avanti una "semplice" amicizia...), che dopo otto giorni sono andata dall'avvocato e lui si è sentito perso (peccato che ci sono andata un mese e mezzo dopo, quando lui ha persino postato su fb le foto del suo we romantico...), che appena fuori da casa mia ha chiamato e si è visto con un'amica (a cui scriveva amore mio dolcissimo, ma si usa tra amici, sono io antiquata...)
    e questo rispecchia lo sgomento di tanti momenti di questa fine matrimonio, ma anche tanti momenti di questo matrimonio... con la sua verità, girata sempre come voleva lui, e io che alla fine mi sentivo stupida e impotente... che mi pareva impossibile non capisse, non ci arrivasse, non riuscisse ad assumersi una resposnabilità che fosse una...
    e dopo tutto questo, io sono ancora qui che penso e rimugino, e lui credo sia alla quarta volta che si innamora in un anno (eh già, l'amica forse non era così amica... ma di donne è pieno il mondo...)
    e in fondo mi rendo conto che io, di lui, non ho bisogno, che stargli vicino è stato tossico, perchè alla fine mi sono fatta carico di responsabilità sue, sempre più, e ogni volta lui ha preteso che accettassi di più e quando non ho retto ... alla fine la colpa è ancora stata la mia...

    pensieri che si inseguono...

    certo, che, almeno, fosse stato come edward... in questi sedici anni mi divertivo un pò almeno in camera da letto :))))

    (eh, lui sarà vampiro, ma io, iena sempre...)

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  2. Pensa che strano il mondo...
    Proprio la persona che ha scritto questo, é in realtà un "vampiro emotivo" a tutti gli effetti. Lo conoscevo di persona e, dopo vari anni, trovo sempre e solo persone che me ne parlano male, raccontandomi della sua "maschera".
    Ironico, no?

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